Ep. 4
L’aristocrazia
La società Villanoviana delle origini era semplice e piuttosto egalitaria. La progressiva evoluzione socio-economica portò, nel corso dell’ottavo secolo avanti Cristo, ad una maggiore articolazione sociale, formando un’élite che, alla fine del secolo, emerse chiaramente come ceto aristocratico dominante.
La pratica del banchetto, condiviso tra pari, assunse un valore sociale importante, la suddivisione e la condivisione del cibo diventavano parte di un evento ritualizzato, nel quale il vino assumeva un ruolo rilevante. Una delle attività elitarie strettamente connesse al valore guerriero e aristocratico era la caccia. È probabile che una prova di abilità nella caccia facesse parte del rituale iniziatico per entrare nella classe degli adulti abilitati all’uso delle armi. Gli aristocratici si occupavano anche degli aspetti religiosi, come testimoniano alcuni imponenti corredi principeschi provenienti dall’area adriatica, in cui apparato bellico e simbologia del potere civile e religioso sono ugualmente rappresentati.L’aristocrazia etrusca, guerriera e fondiaria, era legata al controllo del territorio e delle sue risorse, ma anche alla produzione e commercio di beni di lusso. Per il controllo del territorio era indispensabile spostarsi velocemente su distanze medio lunghe. Diventò quindi strumento del potere il possesso dei cavalli.
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